Un poggu avveru, un poggu abbuffunendi


omaggio a Cesare Mastino

drammaturgia e impianto scenico Giampiero Cubeddu

con Teresa Soro, Mario Lubino, Alessandra Spiga, Italo Delogu, Chicca Sanna, Michelangelo Ghisu,  Antonietta Toschi Pilo, Pasquale Poddighe e Gianni Sini

partecipazione straordinaria Leonardo Sole e Andrea Fraghi

commento musicale Andrea Lubino

allestimento Scenosist

luci e fonica Marcello Cubeddu

Si è intrapreso un percorso  di ricerca, riscoperta e studio nell’ambito della poesia sassarese dei più grandi autori del passato, quali Cesarino Mastino, un uomo che amava profondamente la sua città e che visse a Roma per lungo tempo, dove morì nel 1980, all’età di settantasei anni. La poesia di Cesarino Mastino nasce  dal mito della Sassari cionfraiola e risurana dei cosiddetti sassaresi in ciabi, sentimentali e cionfraioli, teneri e spacconi, sempre pronti alla rissa, ma anche all’autoironia e alle serenate al chiaro di luna. Di questo mito e di questi personaggi Cesarino Mastino racconta le epiche gesta I registri prediletti sono due: quello lirico-sentimentale e quello relistico-bozzettistico, con rapidi schizzi, rievocazioni icastiche e affettuose di tipi e personaggi. Lo spettacolo, prodotto dalla Compagnia Teatro Sassari, che ha preso il titolo di “La poesia scende in piazza” è stato una bella iniziativa e di successo, non solo per l’originale impostazione registica, ma anche perché è stato calato nell’ambiente dove i personaggi della poesia di Cesarino Mastino hanno vissuto e dove il pubblico  li ricorda tutt’oggi, il centro storico della Sassari di una volta , che per due serate si è rivitalizzato e riavvicinato ai sassaresi e ai turisti che nella settimana del Ferragosto popolavano numerosi il centro della città.

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