Quando il marito va a caccia
di Georges Feydeau
regia Alfredo Ruscitto
con Mario Lubino, Alessandra Spiga, Emanuele Floris, Alfredo Ruscitto, Claudio Dionisi, Margherita Nurra, Michelangelo Ghisu e Paolo Colorito
scenografia Vincenzo Ganadu, scenotecnica Scenosist
costumi Arrigo - Teresanna Senes
luci e fonica Marcello Cubeddu
Moricet (Murenu), l'amico di famiglia, corteggia assiduamente Leontine (Ludovica), moglie fedele di Duchotel (Passino), che gli si concederebbe solo se venisse a sapere che il marito la tradisce. Ed è proprio questo che si scopre, perché il fedifrago marito, con la scusa della caccia, si incontra segretamente con la moglie dello sprovveduto Cassagne (Cassano) proprio in via degli Atenei al n.40, dove i personaggi che si danno convegno sono proprio tanti. Quella che dovrebbe essere una notte d'amore per Ludovica e Murenu si trasforma in un esilarante susseguirsi di colpi di scena, incontri misteriosi, scambi di persona, il tutto vivacizzato da briosi personaggi quale: l'eccentrica e fantasiosa contessa La Torre, il pomposo quanto ridicolo commissario Bridois (Brignano) e lo sfaticato ed impenitente Gontran (Guglielmo). Si giunge ad un finale che mette in risalto la fragilità di un perbenistico tessuto sociale. L'autore infatti, senza veri intenti moralistici, lascia agli spettatori la conclusione che ci si trova di fronte ad una società povera di sentimenti autentici e superficiale, mentre il suo unico intento è creare situazioni e personaggi che inducano il pubblico a ridere, ridere, ridere….
foto di Michela Leo