L'uomo, la bestia e la virtù

di Luigi Pirandello

regia Marco Spiga

con Mario Lubino, Marina Serra, Rosario Morra, Alessandro Gazale, Paolo Colorito, Alessandra Spiga,

Carlo Valle, Antonietta Toschi Pilo, Michelangelo Ghisu e Solferino Sodini

L’opera, nella versione del Teatro Sassari,  è ambientata a Porto Torres, agli inizi del 900, ha come protagonista un intellettuale di provincia, professore stimato di greco e latino, il Signor Paolino che è in preda ad una  irrefrenabile agitazione. Da tempo è l’amante della Signora Perella, madre di un ragazzo cui impartisce lezioni private, per consolarla della solitudine e dell’abbandono in cui è lasciata dal marito, un brutale e bestiale capitano di lungo corso che s’è fatto una seconda illegittima famiglia in un’ altra città.  La Signora  conferma a Paolino la temuta notizia: è incinta e non certo dal marito,che non s’avvicina a lei da anni. Per evitare lo scandalo e il disonore della “virtuosa” Signora l’unico mezzo è che il capitano, il cui arrivo è annunciato per quella sera e che ripartirà il giorno seguente, non trascorra la notte barricato in camera da solo come  è solito fare, ma compia una volta tanto il suo dovere di marito. Il Signor Paolino con l’aiuto di due amici, un dottore e un farmacista, riesce a somministrare dopo varie peripezie  al riottoso capitano un potente afrodisiaco che sortirà il suo effetto. La virtù è salva, lo scandalo evitato, la morale trionfa.    Si tratta di  una farsa grottesca ricca di colpi di scena, equivoci e situazioni dall’esito esilarante.  Al primo atto la  comicissima lezione impartita da Paolino ai due studenti somari. L’inatteso arrivo della Signora Perella che mostra evidenti segni del suo stato, il parapiglia creato dagli scolari relegati in uno sgabuzzino a tradurre una versione di latino, le comiche intromissioni del pestifero Nonò. Al secondo atto la vestizione e il trucco provocanti che Paolino impone alla pudica Signora Perella, la scena del pranzo con la situazione che si crea intorno alla torta afrodisiaca destinata al Capitano e pericolosamente ambita da Nonò, Al terzo atto il colpo di scena della serva violentata e lo scioglimento dell’intreccio  affidato ai quattro vasi di fiori.


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