La Turrada di lu Puetu

di Cosimo Filigheddu

regia Mario Lubino

con Alessandra Spiga, Mario Lubino, Emanuele Floris, Pasquale Poddighe e Alfredo Ruscitto

A latere di un importante Convegno di studi sul grande poeta sassarese "Le carte del poeta - Viaggio nel Fondo Salvator Ruju", organizzato dalla Biblioteca Universitaria di Sassari, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la compagnia ha rappresentato “La turradda di lu puetu” di Cosimo Filigheddu, apprezzata non soltanto dai convegnisti e dai partecipanti all’importante incontro, ma anche dal folto pubblico indistinto. Salvator Ruju, così come Pompeo Calvia, può essere annoverato come una delle voci più autentiche e importanti della poesia sarda. I suoi temi trattano del paesaggio della città nei suoi riti più antichi e popolari. Il suo legame con il mondo contadino è autentico, egli rimpiange di quella civiltà le usanze del mondo zappadorino, l'assennata e ironica tranquillità degli umili, la loro accettazione della vita, la loro filosofia bonaria, unita all'arguta intelligenza per la battuta e l'invettiva. Con "La turradda di lu puetu" Filigheddu tiene conto di questo profondo legame con la città ed immagina il ritorno delpoeta, ormai vecchio, nella sua casa natia, in via Decimario, di fronte alla Cattedrale di San Nicola, abitata da un'altra famiglia. Gli abitanti del quartiere della sua fanciullezza si preparano ad accoglierlo con tutti gli onori. I personaggi si muovo tra equivoci, litigi e anche con un pizzico di mistero unito a disincanto per la figura di un abitante chiamato il commendatore che però non appare mai. L'autore con questa piece ci pone un quesito: ma sono i veri abitanti o sono i personaggi delle sue poesie usciti magicamente dalle pagine con un libro animato?

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