Baby Giorgione
di e con Emanuele Floris
regia di Emanuele Floris
voce ed effetti sonori Eliana Carboni
Cosa succede a un grosso, molto grosso, bambino di tre anni quando, al mattino, apre gli occhi? Di tutto! Per arrivare alla cucina e fare colazione deve attraversare una foresta fatta, tra gli altri, di giocattoli parlanti, pericoli (i piedi giganti del papà), maniglie troppo alte, TV simili a montagne, che sembrano strillare messaggi incomprensibili proprio al suo indirizzo.
Ma le vere responsabilità arriveranno quando Giorgione dovrà nutrire il proprio orsacchiotto o, per esempio, rispondere ai misteriosi telefonini senza essere ancora in grado di parlare con frasi di senso compiuto.
Tutto quello che per l’adulto rappresenta la normalità (e l’ovvietà), per il bambino sarà fonte di straordinarie avventure, il cui esito sarà sempre, fino all’ultimo, in discussione.
La prova più grande, però, per il nostro piccolo protagonista, sarà accogliere la sorellina appena arrivata, l’enigma più grande di tutti.
Attraverso l’interazione coi bambini, numerose clownerie e l’uso della musica, così come di suoni reali, lo spettacolo intende offrire ai piccoli e grandi spettatori, l’occasione di entrare in un mondo tanto familiare, quanto spesso inspiegabile, aiutando inoltre ad informare i più piccoli su quello che li circonda.