A Chilivani si cambia

da Arthur Hannequin

regia Giampiero Cubeddu

aiuto regista Alfredo Ruscitto

con Chicca Sanna, Teresa Soro, Mario Lubino, Alfredo Ruscitto, Carlo Valle, Gaetano Lubino,

Antonietta Toschi Pilo, Italo Delogu, Alessandra Spiga e Marina Serra

scenografia Giovanni Lubino, scenotecnica Scenosist

 luci e fonica Marcello Cubeddu

Questo lavoro si inserisce a pieno titolo nella tradizione del “vaudeville”,infatti questa commedia si basa sulla solidità e il rigore dell’intreccio, alimentato da scambi di persona e da peripezie complicate e colpi di scena che rovesciano continuamente le situazioni dei personaggi.Al centro della storia una famiglia medio borghese degli anni 50 composta da marito (Gennaro), moglie (Caddarina) e cognata (Maria Grazia), due autentiche bisbetiche mai domate, terribilmente autoritarie. Il capo famiglia è vittima sia dell’una che dell’altra e viene continuamente angariato da entrambe. L’unica figlia (Marisa)  sta per rientrare dalla luna di miele  ed  è attesa con ansia e trepidazione dalle due donne che hanno già deciso la composizione della futura famiglia. Nel mentre  si presenta in casa loro l’ex fidanzato (Ernestino) che nonostante  il matrimonio non si vuole rassegnare. Intanto la casa è frequentata da altri  ospiti il compare di famiglia (Carlo), persona, pruriginosa, con un debole per i racconti d’alcova. Il  tenente colonnello in pensione, di origini albanesi (Amore), che cerca l’amante della moglie per poter chiedere la separazione e unirsi ad un’altra donna. Scherzo del destino vuole che Gennaro ne sia l’amante. Arrivano gli sposi, tutto sembra procedere per il meglio, quando si viene a sapere che il matrimonio non è stato consumato, a causa dell’entrata inopportuna del controllore nello scompartimento degli sposini al grido di “Signori biglietti”, “A Chilivani si cambia”. Questo avvenimento ha prostrato a tal punto il maturo sposino (Andrea) che non  ha assolto i doveri  coniugali. La notizia getta nel panico la famiglia. Il matrimonio sembra naufragare. Ma su consiglio di Carlo  arriva in soccorso di Andrea Scari,  amante di Gennaro, che come professione ufficiale è pittrice, con tanto di assistente (Cestunia), ma in realtà è donna di facili costumi. Ha un vezzo ama dipingere i clienti  che riceve travestiti da personaggi storici.  Da qui s’intrecciano, colpi di scena  , travestimenti, agnizioni, scambi di personaggi, che danno esito ad una comicità irresistibile. Si ride dalla prima scena all’ultima.


foto di Michela Leo

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